I FLUIDI DA TAGLIO
Le lavorazioni con asportazione di truciolo generano attriti che determinano elevate temperature, con conseguente riscaldamento del materiale ed usura dell’utensile. Quest’ultima, infatti, è influenzata dalla temperatura. Al fine di prolungare la durata dell’utensile è necessario avere a disposizione, durante la lavorazione, un efficiente raffreddamento, per abbassare la temperatura ed una buona lubrificazione nella zona di contatto, per diminuire l’attrito.
A questo scopo utilizziamo liquidi refrigeranti, le cui funzioni sono le seguenti:
– raffreddare: mantenere costante la temperatura nella zona del taglio, asportando il calore provocato dalla lavorazione dell’utensile, per evitare deformazioni del pezzo;
– lubrificare: la zona di contatto tra il truciolo ed il petto dell’utensile, riducendo così le forze di taglio provocate dall’attrito tra pezzo, truciolo ed utensile;
– detergere: con la pulizia della zona di lavoro ed il controllo della lavorazione in essere.
Queste tre funzioni generano un risparmio di energia, una minore usura degli utensili e quindi una riduzione dei costi totali. Ad un fluido da taglio si richiede principalmente un’ottima lubrificazione ed una grande capacità di raffreddamento. Inoltre altre numerose caratteristiche devono essere prese in considerazione, quali:
– il fluido da taglio non deve produrre effetti collaterali, come odori o reazioni allergiche;
– non deve produrre schiuma anche alle alte pressioni;
– non deve sciogliere le vernici della macchina utensile e non deve corrodere le guarnizioni di tenuta;
– non deve causare corrosione sulla maggior parte dei materiali da cui può essere costituito il pezzo in modo tale che si possano lavorare materiali diversi, senza la necessità di cambiare il tipo di refrigerante.
E’ molto importante considerare il rischio di attacco corrosivo con materiali non ferrosi, come per esempio rame, ottone e alluminio; non deve aderire causando l’agglomerazione dei trucioli,rendendo di conseguenza la pulizia della vasca più difficile o rovinando la superficie del pezzo. Una prima classificazione tra i liquidi refrigeranti riguarda la miscibilità, distinguendo tra liquidi miscibili e non miscibili in acqua (vedi tabella).